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Chi Sono Un qualunque, ingovernabile, battitore da tastiera. Un occhio osserva la politica e il mondo, l'altro è affetto da un'aggravante cinemania...Leggi tutto...
Perchè Uskebasi Narra una leggenda che, durante il suo regno, Re Salomone, il piu' grande tra tutti i re d'Israele, benedetto da Dio con la saggezza...Leggi tutto...
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Un documentario realizzato da Al Jazeera ci racconta lo Stato Islamico e le implicazioni geopolitiche legate alla nascita del gruppo.
Giovani miliziani dello Stato Islamico durante l'addestramento.
L'improvvisa espansione dello Stato Islamico ha perplesso molti. Ha per ora avuto la meglio su molti suoi nemici, compresi quelli di Damasco, Baghdad, Teheran e Washington. Paradossalmente sono stati messi in difficoltà dal nemico più piccolo, quello dei combattenti curdi.
Armati con una vasta quantità di armi, lo Stato Islamico vanta una forza combattente internazionale. A questo aggiungono una grande abilità nell'arte della propaganda dei media digitali, molto superiore all'uso che ne fece Bin Laden. Il gruppo è diventato l'autorità de facto in un'area delle dimensioni della Giordania.
Al Jazeera ha esaminato il fenomeno in un documentario, con la testimonianza critica di addetti informati ed esperti provenienti da tutti i tre continenti e i filmati originali dalla Siria e l'Iraq. Per capire come un'organizzazione che basa molto sul reclutamento volontario è riuscita a sollevarsi dalla distruzione post-invasione dell'Iraq e a distruggere anche eserciti permanenti e ben preparati.
Come è cominciata l'ascesa e come lo Stato Islamico è stato trattato dalle potenze globali per cambiare la mappa geopolitica del continente.
L'ex corrispondente dal Medio Oriente di Al Jazeera, Sue Turton, racconta e modera il dibattito in studio tra l'ex consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Mowaffak al Rubaie, Ali Khedery, consigliere speciale per l'Autorità provvisoria della coalizione in Iraq, e il giornalista australiano e corrispondente dal Medio Oriente, Martin Chulov.
Un qualunque, ingovernabile, battitore da tastiera. Un occhio osserva la politica e il mondo, l'altro è affetto da un'aggravante cinemania, con sbalzi cinogiappocoreani, giusto per sentirsi alternativo. Anni passati ad immedesimarsi e firmarsi Arturo Bandini, personaggio straordinario nato dalla penna di John Fante. Conclusa la fase della doppia personalità, ricongiunto con me stesso, continuo a scrivere.
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