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» LOOPER di Rian Johnson con Bruce Willis | Recensione
Filippo Mastroianni
domenica 3 febbraio 2013
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Siamo in un futuro non troppo lontano, nell'anno 2044, e Joe è un killer professionista. Il suo compito è uccidere su commissione e senza troppi tentennamenti persone che gli vengono mandate indietro nel tempo dal 2074, anno in cui i viaggi temporali sono possibili ma considerati un reato. Solo le organizzazioni criminali ne fanno uso in modo clandestino per far sparire i corpi di persone scomode senza lasciare alcuna traccia. Per Joe e gli altri uomini della sua organizzazione, del resto, è un gioco da ragazzi finire le vittime e disfarsi di cadaveri che nel presente nessuno cercherà mai. Le organizzazioni criminali però, una volta terminata l'onorata carriera dei sicari, si premurano di farli sparire, spedendoli indietro nel tempo e facendoli uccidere dai sicari stessi, 30 anni più giovani. Ogni looper dovrà quindi uccidere il suo loop (se stesso 30 anni dopo) per chiudere la carriera con un'importante buonuscita con la quale godersi gli anni rimasti, prima di essere giustiziati. Ma è quando Joe riconosce se stesso nella vittima che ha davanti che cominceranno i problemi e il film avrà la sua spinta.
Looper è costruito con arguzia e intelligenza. Johnson supera gli scetticismi sulla banalità del tema dei viaggi nel tempo creando una trama complessa ma ben strutturata, lineare da seguire. Dopo una prima parte di film che ci fa un quadro della vita di Joe e ci spiega cosa siano i looper, breve e necessaria, la storia inizia a delinearsi. Un film di fantascienza senza astronavi ne alieni, con pochi effetti speciali, anche a causa del budget non certo principesco, comunque ben riuscito. Gli effetti non sono necessari, perchè sono i sentimenti, le implicazioni morali e le responsabilità sugli avvenimenti futuri la vera chiave del film. Fantascienza, azione e riflessioni si coniugano perfettamente, alternandosi sulla scena. Sparatorie ed action, momenti ben riusciti, intervallati da pause introspettive che trovano compimento nel confronto tra il giovane Joe e il suo alter ego invecchiato di 30 anni. Un incontro-scontro che è il sale della pellicola, il motore degli avvenimenti. Due Joe, due elementi la cui reazione chimica provocherà un esplosivo e appassionante finale. Buona prova anche per gli attori, sia la vecchia volpe Bruce Willis, sia il più giovane ma già esperto Joseph Gordon-Levitt.
Nonostante Looper sia un buonissimo film, francamente gli accostamenti a Matrix e ad altre pellicole ben più geniali appare azzardato. Nulla che si avvicini al capolavoro, un'opera che non deve essere sopravvalutata, nonostante qualche buono spunto e nessuna grossa sbavatura. Il racconto avvincente e ben congeniato fanno di Looper comunque un film godibile e ben riuscito, che scorre veloce nei suoi 118 minuti. Un thriller fantascientifico con un buon bilanciamento di azione e pause di riflessione. Un film che mi sento di consigliare per coloro che frequenteranno nei prossimi giorni le sale di proiezione.
About Filippo Mastroianni
Un qualunque, ingovernabile, battitore da tastiera. Un occhio osserva la politica e il mondo, l'altro è affetto da un'aggravante cinemania, con sbalzi cinogiappocoreani, giusto per sentirsi alternativo. Anni passati ad immedesimarsi e firmarsi Arturo Bandini, personaggio straordinario nato dalla penna di John Fante. Conclusa la fase della doppia personalità, ricongiunto con me stesso, continuo a scrivere.
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