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» » » » » » Chi è Giorgio Gori, il guru di Renzi

Filippo Mastroianni sabato 1 dicembre 2012 0


Renzi sfiderà Bersani al ballottaggio nelle primarie PD. Se tutti conoscono il sindaco di Firenze, molti non sanno chi è Giorgio Gori, artefice della sua scalata mediatica.


Matteo Renzi e Giorgio Gori.

Le primarie sono nella loro fase calda. Dopo il voto al primo turno, che ha decretato il ballottaggio tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, mancano sole 24 ore al fatidico giorno della scelta finale, giorno in cui verrà indicato il candidato Premier del centrosinistra.

Non c'è italiano oggi che non conosca Matteo Renzi, giovane, spigliato sindaco di Firenze. Ma chi sta dietro al "rottamatore"? 
Si chiama Giorgio Gori, il guru, il principale artefice della scalata mediatica del sindaco fiorentino.

Gori nasce a Bergamo il 24 Marzo 1960, fa lo studente, con la passione del giornalismo.
A 18 anni inizia a collaborare con Radio Bergamo, allora guidata da Vittorio Feltri. Si laurea in architettura e a soli 24 anni diventa assistente di Carlo Freccero a Retequattro, passando poi alla Fininvest a capo, solo 5 anni dopo, dei palinsesti delle tre reti Mediaset.
Nel 1991 diventa direttore di Canale 5 e nei successivi anni svolge diversi ruoli sempre all'interno delle reti del Biscione. Gori è l'uomo che lancia presentatori come Enrico Papi, Gerry Scotti, che porta Paolo Bonolis in Mediaset e introduce nella programmazione programmi come il Grande Fratello. E', a tutti gli effetti, il dirigente Mediaset che per tutti gli anni '90 e primi anni 2000 porta nelle case italiane gli spettacoli culturalmente rivedibili che ci hanno proposto in questi anni di televisione.
Nel 2001 Gori decide però di staccarsi dal Cavaliere e fonda la sua casa di produzione televisiva "Magnolia". Lavora per tutti, Rai, Mediaset, La7, Telecinco, specializzandosi nel format più importante e innovativo degli ultimi anni: il reality show. I reality per Gori non sono volgari e non sono "peggiori del paese in cui viviamo".
Si definisce uomo di sinistra e, per un certo periodo, fa anche da consigliere per le strategie di comunicazione di un altro leader storico come Massimo D'Alema.

Proprio Gori, oggi, cura l'immagine, mette mano ai discorsi e prepara le uscite mediatiche di Matteo Renzi, trasformandolo nel perfetto catalizzatore di attenzione, creandogli una superficie spessa, una faccia mediatica che nasconde, a volte, i contenuti. Renzi sembra spesso un personaggio costruito, pensato apposta per pronunciare proprio quelle frasi, spesso demagogiche e populiste, che l'elettorato si aspetta di sentire. Se questo sia un vantaggio o uno svantaggio lo vedremo domenica, dopo il voto del ballottaggio.
Ora è tutto nelle mani degli elettori di centrosinistra. Sta a loro capire quanto ci sia di costruito e quanto spazio occupino i contenuti.

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