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» » » La vigilia delle elezioni: le opinioni sul voto e i programmi

Filippo Mastroianni sabato 23 febbraio 2013 0

I contrassegni presentati per le elezioni del 25 e 26 febbraio 2013.
Il sabato pre-elettorale è arrivato. Domani e lunedì si apriranno i seggi e verrà deciso il futuro Governo del nostro paese. Sempre se dalle urne uscirà un risultato che possa garantire un Governo stabile, cosa tutt'altro che scontata. Analizziamo brevemente i candidati Premier e vediamo cosa propongono i diversi schieramenti in campo. L'opinione di Uskebasi e i programmi da leggere (avete ancora una serata per farlo). Non mi soffermerò a spiegare troppo a fondo i programmi proprio perchè avete tutta la possibilità di leggerli da voi. Ecco i candidati, in ordine rigorosamente alfabetico.

Berlusconi e il Pdl
Silvio Berlusconi ha fatto grandi promesse durante questa campagna elettorale. Ha promesso inanzitutto l'abolizione dell'Imu e la restituzione della quota pagata già al primo consiglio dei ministri. Il lader Pdl non ha però saputo dare spiegazioni esaurienti sui metodi da cui verrà ricavato il denato per questa manovra. Come spiegato ampiamente su Uskebasi, l'accordo Italia-Svizzera è tutt'altro che vicino (cosa ribadita anche l'altro giorno dal ministro delle Finanze svizzero Eveline Widmer Schlumpf) ed entrerebbe comunque in vigore non prima del 2015. Abbiamo inoltre già analizzato tutte le incognite sul caso in questi due articoli (articolo1 e articolo2). Eliminare e restituire l'Imu potrebbe comunque essere fatto ma fregandosene totalmente delle coperture finanziarie. A quel punto i consumatori sarebbero automaticamente tassati da qualche altra parte, magari a loro insaputa, ad esempio sui servizi. Meglio il bene dello Stato o prendere un voto in più? Da sottolineare inoltre che sul programma in realtà non c'è alcun accenno alla restituzione dell'Imu.
Come al solito sono centrali il tema dell'immigrazione e della giustizia, cavalli di battaglia di Lega e Pdl. Riguardo alla cittadinanza per i figli di immigrati nati in italia Berlusconi ha velatamente aperto, pur sapendo che nel caso vincesse un'apertura totale sarebbe inattuabile, soprattutto in coabitazione con la Lega.
Silvio Berlusconi ha governato una buona parte degli ultimi 20 anni di politica italiana. Le promesse sono ancora le stesse del '94, dal taglio delle tasse, alla riforma della giustizia, addirittura al Ponte sullo stretto di Messina. Votare Berlusconi per l'ennesima volta vuol dire credere ancora in queste promesse ed essere moderatamente compiaciuti della politica italiana degli ultimi anni. 

IL PROGRAMMA PDL 


Bersani e il Pd
Il Partito Democratico possiede una caratteristica propria e unica, che nessun'altro schieramente in campo possiede. Il Pd è l'unico vero partito, l'unico che non muore al cambio del proprio leader. L'unico partito in cui si votano segretario e dirigenti, l'unico partito che non vive delle idee di un unico personaggio ma discute al proprio interno. L'unico partito che ha permesso ai propri elettori di scegliere il candidato Premier e i parlamentari. Valutate questa cosa come un pregio o un difetto.
Bersani ha un evidente problema di carisma, paragonato agli avversari. Il suo lavoro da ministro dell'economia del Governo Prodi è stato comunque apprezzabile e poco ricordato. La sinistra negli anni ha però spesso accusato una sorta di paura di Governare che è necessario eliminare totalmente per fare del Pd un grande partito riformista di Governo più che un ottimo partito da opposizione.
Bersani continua a sottolineare come il paese debba ripartire dal lavoro, ridisegnando un nuovo sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, il tutto finanziato da una tassazione sui grandi patrimoni. Sul tema della cittadinanza è stata espressa una chiara opinione: un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano.
Sul tema dei diritti civili il Pd si impegna a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne, a dare sostanza normativa al principio per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico e a far passare una legge contro l’omofobia.
Il Pd è un partito che fa poche promesse eclatanti ma un partito serio e che per la prima volta appare davvero compatto al suo interno. Sicuramente un partito a cui è possibile dare il proprio voto, ovviamente seguendo ognuno le proprie idee politiche.

IL PROGRAMMA PD


Giannino e Fid
Che dire. Il leader e candidato Premier della coalizione ha già dovuto dimettersi, causa lauree e master vantate e mai possedute. Purtroppo al giorno d'oggi in Italia la trasparenza è una qualità che io, e penso tutto il popolo italiano, si aspetta dal proprio Governo. Fermare il Declino non è partito col piede giusto insomma. Giannino, che nonostrante la sua eccentricità ritenevo una persona seria e preparata, nemmeno. Un partito che inoltre rischia seriamente di non superare lo sbarramento. Due motivi per cui mi sento di sconsigliare un voto a Fid. Parlando di idee e programmi comunque, Fid si è dichiarato, attraverso Giannino, favorevole alla cittadinanza ai figli di immigrati, a sfavore dei matrimoni gay e conseguenti adozioni. Ampio spazio alla questione femminile. Nel programma ufficiale non vengono toccati temi fondamentali come politica estera e immigrazione. Il programma di Fid non è molto dettagliato e potete trovarlo qui.

Grillo e il M5S
Beppe Grillo ha dimostrato, attraverso il suo tsunami tour, di essere un grande catalizzatore di attenzione e di saper avvicinare la gente alla politica (o diremmo meglio all'antipolitica). Sul malcontento il partito ha costruito le sue fortune. I problemi di M5S sono presto detti: esiste un unico leader, che con tutta probabilità non andrà nemmeno in parlamento. I candidati parlamentari sono pressochè sconosciuti, visto che l'unico a parlare è Grillo. Giusta la scelta di gente della comunità civile per mostrare l'idea di rottura col passato. Il rischio è però ritrovare in parlamento alcune personalità inadatte ad un ruolo di elevata importante e senza le conoscenze necessarie per svolgere al meglio un lavoro comunque complicato, quello di mandare avanti un paese intero. Se M5S possiede a livello locale un suo valore, a livello nazionale questo valore è tutto da dimostrare. Oltretutto a Parma, unico comune presieduto dal M5S e unica prova sul campo che possiamo avere, le promesse non sono state mantenute. M5S prometteva  niente inceneritore e invece verrà costruito. M5S prometteva meno tasse che invece sembrano aumentate.
In riferimento al programma Grillo pone l'attenzione sui tagli alla politica e sulla quesione morale. Riguardo alla cittadinanza è stato molto vago, affermando che "La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della “liberalizzazione” delle nascite". Che sia d'accordo o contro non è dato saperlo, e un leader di un grande partito dovrebbe prendere una posizione netta sulla quesione. Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 stelle, si è dichiarato favorevole ai matrimoni di persone dello stesso sesso, asserendo come questo debba essere un fatto scontato e pacifico, nonostante ciò nel programma non sono inseriti punti a riguardo. Un discreto numero di grillini in parlamento potrebbe essere utile per mantenere alta l'attenzione sui costi della politica e sulla trasparenza. Che sia un partito adatto a Governare, francamente, probabilmente no. A conferma di ciò la totale assenza di temi come la politica estera e l'immigrazione nel programma ufficiale. Da votare per un voto di protesta, non come partito di Governo.

PROGRAMMA M5S
 

Ingroia e Rivoluzione Civile
Rivoluzione Civile è l'altro partito che rischia di non superare lo sbarramento, sebbene sia probabimente più avanti rispetto a Fid. Come da caratteristica del proprio leader, punta molto su legalità e giustizia, in particolare sulla lotta alla corruzione e su una nuova politica antimafia, colpendo la struttura finanziaria delle criminalità organizzata, stroncandone le relazioni con i poteri forti. Rivoluzione Civile garantisce una visione puramente laica dello stato e si schiera in maniera forte per garantire i diritti civile a tutte le minoranze. Favorevole quindi alla concessione della cittadinanza e ai diritti civili per le coppie gay. Il programma è decisamente più dettagliato rispetto a Fid. Il problema, a parte la propria idea politica, potrebbe essere sempre quello del "voto utile".

PROGRAMMA RIVOLUZIONE CIVILE


Monti e Scelta Civica
Il professore ha dalla sua l'alta credibilità che gode all'estero. Per contro la sua credibilità è molto scesa in quest'anno di Governo tecnico nella cittadinanza anche se, è importante sottolinearlo, le condizioni in cui versa il paese e la discesa in campo non sono propriamente tutta colpa sua. Monti basa la sua politica sull'equilibrio dei conti e su una serie di riforme strutturali. Si inizia da pensioni e lavoro. Per garantire stabilità e i giusti contrappesi sociali l’agenda del premier uscente prevede l’innalzamento dell’età pensionabile effettiva. Sul versante lavoro invece Monti ha in mente la nuova rimodulazione del contratto a tempo indeterminato. In sostanza più flessibilità e minori costi. Centrale anche la battaglia dell'occupazione femminile, unico tema trattato per quanto riguarda i diritti civili. Riguardo al tema dell'immigrazione e della cittadinanza Scelta Civica non si è esposta e non li tratta all'interno del proprio programma, incentrato molto sulla politica estera. Una scelta, quella di votare per Monti, che porterebbe comunque al Governo una personalità seria. Tutto sta nell'opinione che ci si è fatti sulla politica intrapresa in questo anno e che verrà probabilmente portata avanti. 

IL PROGRAMMA DI SCELTA CIVICA



Detto questo e fatto un quadro molto generale (ma che potete approfondire leggendovi i programmi), auguro a tutti un buon voto. Consiglio a tutti di andare a votare, io andrò perchè ritengo che non votando non si possa risolvere il problema che attanaglia il nostro paese. Da evitare la banale frase "tanto sono tutti uguali" che mi sembra ormai una buona scusa per non impegnarsi a crearsi una vera e solida opinone su alcune questioni fondamentali. Interessarsi e votare, questo è il primo passo per creare una nuova, buona politica. 
L'indifferenza è il male peggiore che il nostro paese possa avere.

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