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» » » » » Istruzioni sullo scandalo Mps capitolo 2: Perchè Berlusconi non affonda il colpo sul Pd

Filippo Mastroianni domenica 27 gennaio 2013 0


Il Partito Democratico è alle strette sulla questione Mps. Eppure Berlusconi non può affondare il colpo per i suoi legami con la banca senese


Silvio Berlusconi e Denis Verdini, uno degli uomini di fiducia del Cavaliere legati a Mps.

Lo scandalo è scoppiato e le accuse piovono, si intrecciano tra i partiti in un clima da piena campagna elettorale. Il Partito Democratico è sicuramente il bersaglio maggiormente alla portata, con la guardia scoperta, pronto a ricevere il colpo. Le giunte senesi di Comune e Provincia, infatti, erano di centrosinistra. Mario Monti non ha esitato ad accusare Bersani e il Pd. E dopo le Istruzioni sullo scandalo capitolo 1 che potete leggere qui, il capitolo 2 si chiede: in questo momento perchè Berlusconi non affonda il colpo?

Silvio Berlusconi è sempre stato legato alla Mps. Fin da quei mutui ottenuti per la costruzione di Milano 2 e 3 negli anni '70. Come ha ricordato lo stesso Cavaliere: "Grazie a Mps potei costruire Milano 2 e Milano 3, perchè era l'unica banca che concedeva mutui premiando la puntualità dei pagamenti". Fininvest fu tra l'altro il primo affidatario della banca.

Ma il legame tra il politico di Arcore e la banca di Siena non si ferma qui. La Mps infatti costudisce dagli anni di Milano 2 i segreti bancari di Fininvest, compresi gli ultimi bonifici pagati alle ormai celebri Olgettine. E' dalla Mps che Giuseppe Spinelli, contabile di Berlusconi, avrebbe prelevato i soldi per Marystelle Polanco e le altre papi-girl. Conto da cui partivano anche i bonifici a Nicole Minetti e altre ragazze.

Nella zona, inoltre, Denis Verdini ha creato negli anni una rete di rapporti e di fiducia con molti influenti personaggi locali, nonostante ci si trovi in una regione rossa. E fino a poco tempo fa erano presenti all'interno del gruppo Montepaschi alcuni uomini legati a Verdini, esempio Carlo Querci, che fu uno dei punti di contatto tra Mps e Fininvest e dagli anni '90, è consigliere dalla banca senese. Il figlio, Niccolò, è oggi membro del consiglio di amministrazione Mediaset. Per questo nel 2010 fu applicata una deroga proprio per far si che il padre Carlo facesse parte del consiglio, nonostante i rapporti con Fininvest avrebbero potuto comprometterne l'autonomia di giudizio, valutando che i 10 anni trascorsi in Mps fossero un lasciapassare sufficente a garantire imparzialità.

Tra gli uomini intorno a Berlusconi c'è anche Carlo Ricci, dal 2005 membro della Fondazione Mps, entratoci da uomo di Forza Italia. Così come Fabio Felici, prima coordinatore di FI a Siena ed oggi deputato nella Fondazione, e Girolamo Strozzi Majorca Renzi. Tutti uomini inseriti in ruoli fondamentali per il funzionamento e il controllo di Mps. E abbiamo citato solo i più importanti, tralasciando Pisaneschi, Tacconi, Chichierchia, Rason, Menghetti.

Nonostante i 13 consiglieri su 16 nominati da Comune e Provincia di Siena, quindi appartenenti alla sinistra, Berlusconi non sta affondando il colpo per questi motivi. La Mps, infatti, nonostante fosse sotto la gestione di uomini del Pd, ha sempre fatto gola anche alla destra, che ha inserito i suoi uomini dove poteva, come abbiamo appena scritto. Vedremo durante questa campagna elettorale quante accuse verranno scagliate e quante verità legate a Mps usciranno ancora fuori.

Se sei interessato all'argomento...
TUTTO SULLO SCANDALO MPS:

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