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» » » » Passaporti, la verità sull'emendamento Tonini

Filippo Mastroianni mercoledì 11 giugno 2014 0


L'emendamento Tonini è la nuova normativa sui passaporti, contenuta all'interno del DL IRPEF. Sono diversi i cambiamenti rispetto al passato


L'emendamento Tonini è la nuova normativa che regola il prezzo di emissione dei passaporti.

Mentre il DL IRPEF è divenuto noto a tutti come "il decreto degli 80 euro", un emendamento presente al suo interno ha creato polemiche e confusione. Parliamo dell'emendamento Tonini sui passaporti.

I quotidiani italiani, la maggior parte dei quali si sono scagliati contro la nuova normativa, non hanno contribuito a chiarire la questione, fornendo spesso informazioni solo parziali a riguardo. Questi alcuni dei titoli apparsi nelle scorse settimane sulle principali testate del paese:







Tutto lascia pensare ad un aumento della tassazione. Partiamo, però, dalla normativa attuale. Fino ad oggi, all'atto di emissione, la cifra dovuta corrispondeva a 42,50 euro di costo del libretto, a cui andavano aggiunti 40,29 euro di bollo annuale, da pagare appunto in ogni anno successivo in cui l'utente utilizzava il passaporto per uscire dallo spazio UE. In compenso, nel caso nei dieci anni successivi non si fosse usciti dall'UE il bollo non era dovuto.

Cosa cambia con l'emendamento Tonini? L'emendamento abroga l'articolo 18 della legge 1185/67, dedicata appunto alle norme sui passaporti, sostituendolo con le nuove regole. Il contributo amministrativo dovuto al rilascio del passaporto passa da 40,29 euro a 73,50 euro, a cui aggiungere sempre il costo del materiale del libretto di 42,50 euro. In compenso il bollo annuale non sarà più dovuto. La norma permette allo Stato di avere introiti più certi, abolendo la consuetudine solo italiana del sistema di rinnovo con marche da bollo. 

Il nuovo passaporto subirà quindi un aumento all'atto di emissione, ma porterà dei risparmi derivanti dall'abolizione della quota annuale. Aumento o risparmio in definitiva? Dipende. Facendo due conti a perderci saranno i viaggiatori occasionali, coloro che utilizzeranno il passaporto per un solo viaggio al di fuori dell'UE in dieci anni. Dal secondo viaggio extra-UE (in anni diversi) la normativa permette invece ai consumatori un risparmio. L'unica incognita rimane la possibilità, da parte del Ministero, di poter aggiornare i costi ogni due anni, ma ad oggi l'emendamento Tonini sembra aver ricevuto critiche immeritate.

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