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Chi Sono Un qualunque, ingovernabile, battitore da tastiera. Un occhio osserva la politica e il mondo, l'altro è affetto da un'aggravante cinemania...Leggi tutto...
Perchè Uskebasi Narra una leggenda che, durante il suo regno, Re Salomone, il piu' grande tra tutti i re d'Israele, benedetto da Dio con la saggezza...Leggi tutto...
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Sono gli anni '60. Angela Giussani sale sul treno come ogni giorno. I pendolari affollano la stazione di Milano Cadorna e i mezzi sono pieni come è normale nei giorni lavorativi. Proprio su uno di questi treni Angela trova un giorno un romanzo tascabile. Il libretto è piuttosto malconcio ma sta alla perfezione in tasca. Il protagonista del romanzo è Fantomas, il genio del male creato ad inizio '900 in Francia. L'intuizione nasce quel giorno. Creare un fumetto tascabile, di facile
lettura, per un pubblico adulto. Proprio per quei pendolari, lavoratori costretti
ogni giorno a stiparsi nei vagoni per raggiungere i loro uffici, le loro
fabbriche, nella grigia e fredda Milano. Angela conduce così un’indagine di
mercato per stabilire i gusti dei suoi possibili lettori. Nasce così Diabolik,
un fumetto dal formato tascabile (12x17cm) che sarà ripreso da molti altre
pubblicazioni fumettistiche. Il primo Diabolik non sa bene chi è. Sembra un
personaggio spietato, senza cuore. Negli anni a seguire il personaggio subirà
una normale evoluzione, permettendo al fumetto le numerose sfaccettature che ne
fecero poi la grandezza. Il primo numero di Diabolik esce l’1 Novembre 1962, si
intitola il re del terrore e segnerà
l’inizio di una serie di memorabili avventure.
CHI È DIABOLIK?
Diabolik è un ladro inafferrabile, sa essere un killer spietato. La sua identità è protetta dal custume e dalla maschera totalmente neri, che diventeranno il simbolo del personaggio e del fumetto. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, prima di incontrare la bellissima e celebre Eva Kant. L'incontro con Eva ammorbidirà gradualmente il carattere del protagonista, che da spietato ladro e assassino diventerà più umano, pur mantenendosi se stesso. Eva e Diabolik rubano principalmente gioielli. Le loro vittime sono spesso ricchi mecenati, banche o altri criminali arricchiti. Il loro unico scopo è vivere una vita agiata e finanziare tutte quelle tecnologie che serviranno per compiere i furti successivi. Un altro legame che per Diabolik sarà realmente indissolubile è quello con il suo eterno rivale, l'ispettore Ginko, incontrato per la prima volta in Oriente. Da quel giorno inizierà un'eterna sfida, un eterno gioco a guardie e ladri tra l'ispettore e il genio del furto. Diabolik usa raramente armi da fuoco, preferendo l'utilizzo di pugnali, spesso con impugnature eleborate e diverse, o altri stratagemmi come veleni o droghe. Diabolik incute paura e terrore nelle sue vittime, la sua figura nera, stagliata nella notte è indimenticabile.
ANGELA E LUCIANA GIUSSANI, LE CREATRICI
Come detto l'ispirazione naque nella testa di Angela Giussani e all'interno dei vagoni dei treni di Milano, in cui erano stipati i pendolari. Angela e Luciano hanno dedicato tutta la loro vita a Diabolik, scrivendo e poi supervisionando le sceneggiature, collaborando con i disegnatori e gestendo la casa editrice Astorina fino al giorno della loro scomparsa. Nate entrambe a milano (Angela è del 1922, Luciana del '28), lavorano fin da giovane età nell'editoria, attraverso l'editore Gino Sansoni, che aveva sposato Angela nel 1946. La casa editrice Astoria aveva un catalogo di riviste-gioco per ragazzi delle elementari e medie e aveva anche fatto un piccolo tentativo, fallito, di sfondare nei comics. L'anno cruciale per le due sorelle, come detto, è il 1962. Angela fonda l'Astorina, lanciandosi nel mondo dell'editoria. Il primo numero di Diabolik esce nel novembre dello stesso anno al prezzo di 150 lire. Personaggio e formato sono assolutamente innovativi e, dopo le prime sei uscite, gli incrementi nelle vendite iniziano ad essere considerevoli. Diabolik diventerà negli anni un vero caso editoriale. Le due sorelle lavoreranno a Diabolik fino alla fine della loro vita, avvenuta per Angela il 12 febbraio 1987, e per Luciana il 31 marzo del 2001.
STILE
Diabolik ed Eva hanno un modo di agire che va contro il Sistema, esprimono il loro dissenso rubando. Il loro modo di agire nell'assurdità di una società basata soltanto sul dio denaro è rubare. Diabolik non accetta questo strano circolo in cui ricchezza produce ricchezza e si pone contro, compiendo i suoi furti. La realtà entra spesso nelle storie di Diabolik. il Re del terrore ha a che fare con la mafia, con la povertà, lo sfruttamento del lavoro minorile, il problema degli ospedali psichiatrici, ponendosi sempre dalla parte giusta, quasi inaspettatamente per il lettore. In un episodio Diabolik viaggia anche all'interno di un paese immaginario ideato ad immagine e somiglianza della cina di Mao, affermando che la sua presenza in quello stato non avrebbe avuto alcun senso. Dal punto di vista emotivo tutto è già preordinato e chiaro. Diabolik nutre amore per Eva e un profondo rispetto verso il suo avversario Ginko. Tutti gli altri personaggi sono per lo più comparse. I tre sono legati strettamente, dando un significato ai gesti e all'esistenza l'uno dell'altro. Dal punto di vista propriamente stilistico un carattere fondamentale di Diabolik, che segnò poi tutto un modo di fare fumetto in Italia negli anni successivi, fu il formato, che verrà appunto chiamato "formato Diabolik". Questo tipo di formato prende comunemente due vignette per pagina. In Diabolik è molto usato il retino, una pellicola puntinata adesiva applicata in moltissime vignette, utilizzata per dare ombra e rilievo ai personaggi o agli oggetti, oppure rendere il grigio della strada. Il taglio delle inquadrature varia continuamente. Non mancano le vignette senza testo, anche se rare e poco usate. Una storia regolare di Diabolik è lunga in media 120 pagine e di solito totalmente autonoma dalle altre.
DICONO DI DIABOLIK
"Diabolik è il più pericoloso degli anarchici. Egli è solo, e pertanto imprevedibile e inattaccabile. E' solo con la fantasia, la quale come noto si pone agli antipodi rispetto alle norme".
(Marcello Bernardi)
DA SEGNALARE PER I FAN DI DIABOLIK E NON SOLO
Sky cinema sta lavorando ad una trasposizione, in 13 episodi, del personaggio sul grande schermo. Le lavorazioni sono iniziate a fine 2012 (anno in cui Diabolik compiva i suoi primi 50 anni), più precisamente il trailer che qui ripropongo è stato presentato lo scorso 9 novembre. Il progetto sta attirando anche l'attenzione del mercato internazionale e sarà supervisionato da Mario Gomboli, che ha raccolto l'eredità delle sorelle Giussani. La lavorazione richiederà però un periodo di uno/due anni. Speriamo quindi di poterlo ammirare per la fine del 2013.
Un qualunque, ingovernabile, battitore da tastiera. Un occhio osserva la politica e il mondo, l'altro è affetto da un'aggravante cinemania, con sbalzi cinogiappocoreani, giusto per sentirsi alternativo. Anni passati ad immedesimarsi e firmarsi Arturo Bandini, personaggio straordinario nato dalla penna di John Fante. Conclusa la fase della doppia personalità, ricongiunto con me stesso, continuo a scrivere.
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