Certi giorni passano come non valessero niente. Scorrono
come l’acqua in un fiume, alla ricerca dal mare in cui disperdersi, sentirsi
libera. Se provi a sederti lungo il
corso di quel fiume, in un punto preciso, quell’acqua sembra sempre la stessa. Ogni
giorno dovrebbe essere importante, dovresti viverlo a pieno caro lettore. Alcuni
giorni, però (lo so bene), sembrano succedersi uguali. E quando la sera te ne
torni nello stesso letto sfatto da cui ti sei alzato al mattino, non puoi che
addormentarti con la consapevolezza che se quel giorno non fosse mai esistito
non avrebbe fatto alcuna differenza. Perso nella noia, tra pagine e pagine di
quei dannati libri universitari, un caffè ogni tanto per tenerti attento,
altrimenti un sonnellino, alla faccia dei caffè.
Pensi troppo. Pensi alle questioni sbagliate. Non
spegnere il cervello, usalo.
Leggi, fatti un’opinione. Guarda la tv, ma solo alcuni
programmi. Meglio ancora guarda un film, uno di quelli che ti lasceranno
qualcosa.
Sii selettivo quando scegli con quale libro, programma,
pellicola vuoi sfamarti quel giorno. Oppure cibati di tutto ma stai attento
durante la digestione. Assimila solo ciò che è salutare alla tua mente.
Ascolta musica. Se sei triste aiutati scartando
quella malinconica. Non trarrai alcun vantaggio dal pensare ancora di più a ciò
che ti corrode dentro. E’ questa parte del cervello che devi riuscire a
spegnere.
Tieni illuminato il corridoio, perché è da lì che
passerai per raggiungere tutte le stanze. Chiudi le porte di quelle che
contengono gli assilli, gli affanni, le contraddizioni, i problemi. Se proprio
non puoi chiuderle, tieni spente le luci. Non solo risparmierai un sacco di
energia ma ti accorgerai che non entrare in quelle camere ti farà sentire
meglio. Non provare assolutamente ad attraversarle al buio. Presto o tardi
sbatterai contro qualche spigolo e ti farai male, molto male. O peggio,
potresti non trovare più l’uscita.
Non concentrarti su cose irrisolvibili. Non
inchiodarti al muro coi tuoi guai. Non ti servirà a risolverli.
Mangia cioccolata. Quando sei giù è sempre un
rimedio efficace. Ovviamente non esagerare.
Se ami cantare canta a
squarciagola e fregatene di quello che pensano i vicini. Se ami scrivere scrivi, imprigionerai qualche peso sulla carta. Perchè pensi io abbia scritto tutto questo?
Tira un calcio ad un pallone più forte che puoi. Incasserà
il colpo senza lamentarsi e avrai sfogato qualche frustrazione senza far del
male a nessuno o rompere qualcosa.
Non dimenticare mai le persone che ti hanno fatto
del bene. Non dimenticare nemmeno quelle che ti hanno ferito. Se sono la stessa
persona non dimenticartene mai a maggior ragione. Se ci tieni a loro non
rinunciarci mai, qualsiasi cosa accada. Se non riesci a dimenticarle non continuare
a provarci, vuol dire che erano davvero importanti.
Fai le tue scelte fregandotene del pensiero della
gente. La maggior parte della gente farebbe le stesse scelte al posto tuo. Sentiti libero e vivi come ti viene, cerca di
prenderti quello che vuoi. Avrai una sola vita per farlo e quando arriverai
alla fine i rimpianti più grandi saranno le cose che non hai vissuto, non gli
errori che avrai commesso.
Non imprigionarti in una vita banale. Tieniti accanto
una persona che ti faccia emozionare veramente. Sceglitela, non lasciare che il
caso scelga per te. Brucia, brucia, brucia. Non c’è niente di più immorale di
una vita banale.
Non lasciare che i giorni passino tutti uguali. Spegni
le luci giuste. Ma se c’è qualcosa o qualcuno che ritieni importante lascia
sempre accesa un’abatjour. Tornerai a prenderla se potrai. Schiaccerai anche l’interruttore
di quella stanza, dove hai posato con cura ciò di cui hai bisogno, e la casa ti
sembrerà luminosa come non era mai stata.
E se la confusione di queste mie parole non ti ha lasciato nulla consolati.
Hai fatto qualcosa di diverso in una giornata uguale alle altre.
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