Il nuovo emendamento dovrebbe assimilare le sigarette elettroniche ai tabacchi lavorati, con conseguenze sulla distribuzione, detenzione e vendita.
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| La sigaretta elettronica, uno dei metodi per smettere di fumare che più si sta diffondendo. |
Negli ultimi anni sta nascendo un nuovo modo di fumare. Se prima era un oggetto per pochi fumatori all'avanguardia, oggi la sigaretta elettronica sta prendendo sempre più piede, iniziando a far concorrenza diretta al mercato dei tabacchi. L'Istituto superiore di Sanità stima infatti che già una buona percentuale, che si aggira intorno al 20%, di fumatori italiani usa o ha intenzione di usare l'e-sigaretta.
I vantaggi per chi prova a smettere con questo piccolo strumento tecnologico sono innumerevoli. Sicuramente meno invasive e tossiche delle comuni sigarette, quelle elettroniche presentano anche un tasso di nicotina molto inferiore. Senza contare il risparmio per i consumatori che, dopo la spesa iniziale, possono essere considerevoli. La sigaretta elettronica, inoltre, può essere utilizzata all'interno dei luoghi pubblici, al contrario appunto delle sue più mortali concorrenti. Almeno per ora.
Proprio oggi, infatti, il Governo ha presentato un emendamento alla legge di Stabilità che equipara le sigarette elettroniche a quelle classiche e potrebbe cancellare questo privilegio.
Come riporta l'emendamento "qualsiasi dispositivo meccanico o elettronico, che abbia la funzione di succedaneo dei prodotti di tabacco sia assimilato ai tabacchi lavorati e sia soggetto alle disposizioni in materia di distribuzione, detenzione e vendita". Anche i negozi specializzati, tra l'altro, diventerebbero immediatamente "fuorilegge", non potrebbero vendere il prodotto che sarebbe invece acquistabile solo nelle tabaccherie. Proprio questo punto ha creato enormi polemiche. Sono piovute accuse di voler avvantaggiare le lobby del tabacco, che monopolizzano il mercato dei fumatori.
L'emendamento è ancora tutto da approvare. Certo sarebbe un vero peccato per chi aveva scelto questo metodo per diminuire i danni alla propria salute e, perchè no, smettere totalmente di fumare, oltre che per i commercianti, che si vedono privati all'improvviso della legittimità di vendere la loro merce.
Un prodotto che stava diventando gradualmente un fenomeno di costume.
Dopo Audrey Hepburn, col suo elegante bocchino da sigaretta, in Colazione da Tiffany o Clint Eastwood che consumava sigari toscani nelle sue epiche intrepretazioni degli spaghetti western leoniani, chissà forse avrebbero creato presto un eroe del nuovo millennio, dotato di armi supertecnologiche e della sua fedele sigaretta elettronica. Staremo a vedere.
Ho la fortuna di non avere questo vizio...
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