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Filippo Mastroianni giovedì 4 dicembre 2008 0


Parliamo di Social Card, la nuova idea del Ministro Tremonti, destinata agli ultra sessantacinquenni con un reddito inferiore ai seimila euro all'anno.


Il Ministro Tremonti tiene in mano la Social Card.
Parliamo di Social Card. Presentata dal Ministro Tremonti la Social Card è una carta di credito di colore azzurro destinata agli ultra sessantacinquenni con un reddito inferiore ai seimila euro all’anno. Quaranta euro l’importo mensile con il quale verrà ricaricata la carta di credito. 

Un'opinione sulla social card? In primo luogo credo che un adeguamento verso l’alto delle pensioni sociali o dei sussidi o degli stipendi sotto un certo limite avrebbe avuto lo stesso effetto, sarebbe stato più discreto, meno pubblicitario. Il grande Indro Montanelli chiamava Berlusconi “il piazzista di Arcore” per sottolineare la sua grande capacità di pubblicizzare e vendere il suo prodotto. E anche in questo caso la Social Card è stata ben pubblicizzata e raccontata in termini entusiastici dal governo, dal ministro Tremonti e dallo stesso Premier. Un governo che "si vende" bene, soprattutto in tv. Oltre a questo l’utilizzo della card sarà possibile sono nei negozi convenzionati. Bisognerà quindi capire anche come saranno assegnate queste convenzioni. Se saranno assegnate dopo una “gara d’appalto” o semplicemente affidata ad amici o a ditte privilegiate. Ovviamente bisogna essere prevenuti. L’esempio ce l’ha dato il decoder digitale terrestre, quando furono date sovvenzioni statali per l’acquisto di quei decoder prodotti dall’azienda del fratello del nostro Presidente del Consiglio. 

Un altro aspetto è la discriminazione sociale. Il possesso di tale card ufficializzerà lo status di "povero", il che non è certo un bene, sia per coloro che si troveranno in imbarazzo ad esibirla in pubblico, sia per coloro invece che ne saranno orgogliosi. 

Poi a pensarci bene, vista la percentuale di evasori fiscali nel nostro paese, questa card potrebbe finire nelle mani di professionisti, imprenditori dalla dichiarazione dei redditi inesistente, a scapito di chi invece facendo le cose in regola e pagando tutte le tasse fino all'ultimo centesimo scopre di essere "troppo ricco" per avere queste agevolazioni. 

Anche se di grosse agevolazioni non si tratta in fondo. Quaranta euro al mese, 1,33 euro al giorno. Insomma, chi ne usufruirà potrà godere del suo caldo e buon cappuccino giornaliero. Forse è più pubblicità che aiuto sociale. Certo meglio poco che nulla, non sputiamoci sopra sia chiaro, però anche un cornetto col cappuccino non ci sarebbe stato male. Ma in fondo è soprattutto pubblicità. Ci sono cose che non riuscirai mai a comprare. Per tutto il resto c'è Social Card.

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