Stanno per aumentare ancora le accise sui carburanti. Una manovra che rispecchia quelle già intraprese in passato in momenti di crisi economica.
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| Le accise sui carburanti stanno per aumentare ancora. |
Sempre la stessa storia. Come sempre accade in momenti di crisi, quando c'è bisogno di ottenere nuovi fondi, gli aumenti delle accise sui carburanti arrivano puntuali.
Le accise sono infatti delle imposte sulla fabbricazione e vendita dei prodotti di consumo, è un tributo diretto e le più importanti, in Italia, sono appunto quelle che coinvolgono i prodotti energetici. A differenza dell'IVA, che incide sul valore dei beni, l'accisa è un'imposta che grava sulla quantità dei beni prodotti. In particolare nel caso dei prodotti energetici si hanno aliquote rapportate al litro (considerato alla temperatura di 15°C) nel caso di benzina e gasolio, e al chilo per oli combustibili e GPL. L'accisa concorre a definire il valore del prodotto, ciò vuol dire che per il calcolo dell'IVA che grava sui prodotti incide anche la stessa accisa.
All'interno del "Decreto salva italia" del Governo Monti si sono infatti decisi i seguenti aumenti:
- La benzina passa a 704,20 € per mille litri;
- Il gasolio auto a 593,20 € per mille litri;
-Il Gpl auto a 277,7 € per mille litri;
-Il metano a 0,0031 per metro cubo.
Per la precisione le accise salgono, rispettivamente per benzina e diesel, di 8,2 ed 11,2 centesimi. E secondo il decreto potrebbero salire ancora, seppur di poco nel 2013.
Gli aumenti dei carburanti comporteranno tra l'altro conseguenti aggravi sui costi diretti ed indiretti. Rincari anche sul prezzo dei prodotti alimentari, e non solo, sono quindi da mettere in conto e peseranno non poco nelle tasche del consumatore.
Come al solito a pagare gli aumenti e la crisi è sempre la stessa fetta di cittadini, quella parte di italiani per cui questo aumento andrà davvero a gravare.
La manovra equa allora dove sta? Quando imposteranno una patrimoniale, quando diminuiranno le spese militari, quando elimineranno i privilegi e gli stipendi mostruosi dei parlamentari, quando finalmente anche la chiesa pagherà l'Ici e le altre tasse, solo allora sarà una manovra equa.
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