Risparmio energetico: ora si "risparmia" un pò meno
Sono a rischio gli sgravi fiscali per chi volesse fare ristrutturazioni puntando sul risparmio energetico. Il decreto anti-crisi ha messo un tetto per l'accesso allo sconto.
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| Sono a rischio gli sgravi fiscali per chi punta sul risparmio energetico. |
Gli sgravi fiscali previsti per chi ha scelto di fare ristrutturazioni immobiliari puntando sul risparmio energetico o pensa di farlo, sono a rischio. Col decreto anti crisi il governo ha infatti messo un tetto (600 milioni in tre anni) alla possibilità di accedere allo “sconto” del 55%, introdotto nel 2007 e ora usufruibile fino al 2010. In un anno e mezzo circa 230.000 domande sono pervenute all’Agenzia delle Entrate. Oggi per avere la detrazione fiscale occorre fare richiesta e, se l’Agenzia delle Entrate non risponde in 30 giorni (si stima capiterà a 8 su 9), lo “sconto” è ridotto al 36% (e dilazionato in 10 anni), ma solo finché ci sono i soldi. Il ministro dell’Economia Tremonti ha annunciato che il provvedimento non sarà retroattivo, com’era previsto, spiegando però che i tetti messi non si toccano. Lo sconto però non varrà per tutti ma solo fino all’esaurimento dei fondi. Secondo Legambiente fra chi rinuncerà all’investimento e chi lo farà “in nero” lo Stato perderà almeno altrettanti soldi quanti ne guadagnerebbe se applicasse retroattivamente il tetto agli sgravi fiscali, com’era in preventivo fino a ieri.

Il fatto è che il ridotto sviluppo dell’utilizzo di energie rinnovabili in Italia si contrappone col nuovo corso Usa di Barack Obama, che ha promesso cospicui investimenti nel settore. L’Italia non potrà continuare ad essere schiava del petrolio e dei combustibili fossili e prima o poi dovrà imparare a dipendere più da se stessa e un po’ meno dalle risorse di altre nazioni. Il futuro di certo sono le energie rinnovabili.





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